Il 1° maggio 2025, nella memoria di San Giuseppe Lavoratore, la Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea ha celebrato il Giubileo dei Lavoratori, un evento di grande valore ecclesiale e sociale, promosso dall’Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro, guidato da don Pietro Carnovale, in collaborazione con le organizzazioni sindacali e il mondo istituzionale.
La giornata si è aperta alle ore 9.00 presso la parrocchia di Bivona, con il raduno dei lavoratori e dei rappresentanti delle realtà partecipanti. Da lì ha preso avvio un pellegrinaggio verso il piazzale della zona industriale Bignone, davanti allo stabilimento della Baker Hughes, luogo simbolico della storia produttiva della provincia. La processione è stata guidata dalla statua di San Giuseppe Lavoratore, portata a spalla dai lavoratori stessi, a testimonianza concreta del legame tra fede e lavoro, tra speranza e fatica quotidiana.
Durante il cammino si sono alternati tre momenti di preghiera e riflessione, ispirati agli insegnamenti di Papa Francesco sul lavoro come diritto, dignità e vocazione. Nel piazzale della Baker Hughes si è poi tenuta una tavola rotonda moderata da Luciano Prestia già segretario generale UIL Vibo Valentia, con gli interventi di rappresentanti dell’azienda, dell’INPS, della CGIL, della CISL, della Prefettura e dell’Amministrazione comunale e il Vescovo Attilio Nostro. Il focus del confronto è stato il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, un’urgenza che unisce il Vangelo e la Costituzione.
A seguire, la celebrazione eucaristica è stata presieduta dal Vescovo Attilio Nostro, che ha lanciato un appello forte e coraggioso: la Chiesa non può restare neutrale di fronte alla precarietà, alla disoccupazione, alla disgregazione sociale. Ha riconosciuto i drammi del passato industriale vibonese — segnato dalla crisi di colossi come Italcementi e dalla morsa della ‘ndrangheta — ma ha anche indicato una strada nuova, fatta di corresponsabilità, alleanze sociali e nuovi modelli di sviluppo sostenibile.
Il Giubileo si è concluso con uno spazio dedicato alla riconciliazione sacramentale, durante il quale molti lavoratori e rappresentanti delle realtà sindacali e civili hanno potuto accostarsi al sacramento della confessione.








