Sì è svolto lo scorso 12 ottobre, a Paola, presso il Santuario di San Francesco, il Giubileo Regionale delle Confraternite che ha visto la partecipazione di oltre 60 Confraternite provenienti da tutto il territorio calabrese.
All’evento, organizzato dalla Conferenza Episcopale Calabra e dalla Confederazione delle Confraternite d’Italia, hanno preso parte anche 18 pii sodalizi provenienti dalla nostra diocesi.
La giornata, caratterizzata dal tema “Le confraternite, lievito di speranza nella Chiesa e nella società di oggi” , è stato un grande appuntamento di fede e di fraternità.
Nella mattinata, dopo il pellegrinaggio verso il Santuario guidato dai padri minimi, si è svolto un incontro formativo con gli interventi, tra gli altri, di p. Pasquale Triulcio e Mimmo Nunnari che con le loro riflessioni hanno aiutato i presenti a riscoprire la missione delle confraternite che, come custodi della fede e delle tradizioni nelle comunità locali, devono essere lievito di speranza nella chiesa e nella società di oggi, vivendo la fraternità e la testimoniandola al mondo.
Padre Pasquale, direttore dell’Archivio Storico Diocesano dell’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, intervenuto sul tema: «Vasto è il campo nel quale dovete lavorare (Benedetto XVI). Le confraternite, i Giubilei, l’assistenza ai pellegrini», invitando i presenti ad incarnare le virtù che hanno reso grande San Francesco di Paola, ha sottolineato l’importanza delle Confraternite nella missione evangelizzatrice della Chiesa: «Le vostre benemerite confraternite con la singolare molteplicità di carismi e la vitalità che le contraddistingue continuino dunque a diffondere il messaggio della salvezza, interpretando le esigenze del tempo».
Mimmo Nunnari, giornalista e scrittore, soffermandosi sul tema: «Il ruolo delle Confraternite nella trasmissione della fede», dal canto suo, ha tenuto ad evidenziare come la fede, quando è vera, non la si trova mai in forme di ostentazione religiosa ma in un atteggiamento più forte, intimo, profondo, personale. Se si vuole cambiare rotta vita bisogna cominciare ad avere cura della propria interiorità . In uno scenario pieno di incertezze che si prefigura nel nostro futuro le Confraternite possono svolgere un ruolo importante perché sono comunioni stimolati , sono casa perché custodiscono come in una famiglia le tradizioni, sono il luogo dove quelli con più esperienza trasmettono alle nuove generazioni abitudini, cerimonie e linguaggi.
Nel pomeriggio, dopo la pausa pranzo e il tempo per le confessioni, i quasi 1000 confratelli presenti all’evento Giubilare hanno partecipato alla Celebrazione eucaristica, presieduta da S.E. monsignor Giuseppe Alberti, vescovo della diocesi di Oppido-Palmi e delegato Cec per la Commissione per il Laicato, nel corso della quale ciascuna confraternita ha liberamente offerto un segno caratterizzante il proprio sodalizio.
Parole di apprezzamento, per la riuscita della giornata, sono state espresse dalla vicedirettrice dell’Ufficio diocesano per le Confraternite, Caterina Malfarà Sacchini, che oltre a sottolineare l’impegno svolto dall’Ufficio per sensibilizzare la partecipazione delle confraternite all’evento giubilare, ha tenuto a precisare l’importanza di questi momenti formativi e spirituali, non solo per «vivere la grazia del Giubileo, ma anche per rinnovare l’impegno cristiano alla sequela di Cristo, sull’esempio di San Francesco di Paola».










