Anno Giubilare Sacerdotale
in onore del Beato Francesco Mottola nel 100° anniversario della sua Ordinazione Sacerdotale
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Esorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano come loro, testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi: pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non per forza ma volentieri secondo Dio; non per vile interesse, ma di buon animo; non spadroneggiando sulle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge. E quando apparirà il pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisce.
Ugualmente, voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. Rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri, perché “Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili”. Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, perché vi esalti al tempo opportuno, gettando in lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi. Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede, sapendo che i vostri fratelli sparsi per il mondo subiscono le stesse sofferenze di voi.
E il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo, egli stesso vi ristabilirà, dopo una breve sofferenza vi confermerà e vi renderà forti e saldi.
A lui la potenza nei secoli. Amen!
(1 Pietro 5,1-11)
Cari fratelli e sorelle in Cristo,
questo anno pastorale che si apre davanti ai nostri occhi è denso di tante novità che il Signore offre alla nostra povera vita per arricchirla con doni di Grazia incommensurabile.
La scelta di questo piccolo brano della prima lettera dell’apostolo Pietro è dettata da alcuni elementi che mi hanno particolarmente colpito.
ESORTO: è il verbo che indica l’incoraggiamento, il saper osare oltrepassando gli angusti confini del “si è sempre fatto così” per approdare alla novità tipica dello Spirito che, appunto, ci spinge oltre, verso una vita nuova in Cristo da sperimentare ancora. Lasciamoci sorprendere allora da tutto quello che lo Spirito intende ancora dire alla Chiesa, senza ridurre la portata universale e infinita della nostra chiamata alla santità[1].
GIOVANI: tra le tante pecorelle del Signore, sono i giovani a occupare un posto speciale nel cuore del Padre celeste. Sono i giovani ad aver bisogno di amorevoli cure da parte dei presbiteri, perché è sul loro cuore che grava in modo opprimente il peso di grandi preoccupazioni (futuro, lavoro, stabilità affettiva, famiglia). Temperanza e vigilanza, umiltà e resistenza sono le “armi” con le quali è possibile aiutarli a superare la sofferenza che li attanaglia e combattere la buona battaglia della fede, contrastando il nemico che vorrebbe mangiare la nostra vita.
Sono molti i giovani che si lasciano vincere dal leone che ruggisce contro di loro e li atterrisce, sono molti i giovani che lasciano decidere alla sofferenza, alle tribolazioni, alle ferite qual è la strada definitiva da intraprendere! Ma è questa la verità? È tutto qua? Non c’è nient’altro? Possibile che Dio, Padre amorevole, non abbia nel cuore per i propri figli una possibile “via” alternativa alla rassegnazione? Ma è proprio a questo che servono gli uomini e le donne di Dio, i testimoni, i Beati e i Santi! Ci mostrano una via alternativa e degna!
Un sacerdote tra tutti ha saputo rispondere con temperanza, con forza ineguagliabile, alle sofferenze della vita: don Francesco Mottola. Il suo esempio e la sua passione hanno ispirato in Calabria, ma anche fuori, molte persone che vivono le proprie difficoltà come esperienza di Grazia! È in Cristo che lui ha trovato forza e Grazia per rispondere, colpo su colpo, alle tante avversità della vita che sembravano destinate a prendere il sopravvento sulla sua giovane vita dapprima, e sul suo incipiente sacerdozio in seguito. È proprio questa lotta costante e crescente che ha fatto di lui un vero gigante della fede, un combattente, anzi un allenatore, un esempio anche per molte generazioni di sacerdoti che, ispirandosi a lui, hanno provato ad imitarne la fede e le gesta.
ANZIANO: questo termine non designa anzitutto l’età, quanto il compito che Dio ha affidato ad alcuni tra gli eletti del Signore. Anziano/presbyteros, infatti, designa quelli che il Signore ha chiamato a pascere il gregge in modo magnanimo e gratuito vigilando, servendolo e conducendolo in modo umile, disinteressato ed esemplare. Sono loro che ci accompagnano passo dopo passo nelle vie del Signore. Nell’anno pastorale 2023-24 ricorrerà il centesimo anniversario della ordinazione sacerdotale del beato Francesco Mottola, avvenuta in Tropea il 5 aprile del 1924. Perciò il nostro anno pastorale sarà dedicato in modo peculiare alla formazione del clero e culminerà con le ordinazioni sacerdotali nella stessa data e nello stesso luogo in cui ha ricevuto il sacerdozio il nostro Beato. Anche gli esercizi spirituali verranno proposti secondo una veste inedita e forte, quella del pellegrinaggio: un itinerario per ritornare alla sorgente stessa della nostra vocazione, seguendo le orme, le impronte di Cristo che ci ha chiamati a pascere il suo gregge. A questo cammino sono chiamati anche i diaconi con le loro spose e le loro famiglie, nella specificità del loro essere “ponte” tra laici e sacerdoti nei tanti ambiti legati a questa loro duplice veste: Pastorale Familiare, Servizio Tutela Minori e Persone Fragili, cura delle coppie ferite, lavoro, salute e servizio ai detenuti. Grazie di cuore per ciò che fate a servizio della Sposa di Cristo e a servizio del Sinodo.
LAICI: il Sinodo rappresenta per tutte le nostre comunità ecclesiali un’occasione irrinunciabile per provare a rinnovare la nostra vita di fede rendendola sempre più adeguata al Vangelo e alle sfide del tempo attuale! È necessario un ulteriore rilancio affinché non solo nelle parrocchie ma anche negli altri ambienti lavorativi e vitali venga data la possibilità a tutti i laici di essere ascoltati, accolti, riconosciuti come parte essenziale del tessuto ecclesiale! Per questo motivo invito tutti i laici a partecipare anzitutto a due momenti iniziali della ripresa del Sinodo Universale: l’Assemblea Diocesana domenica 1 ottobre alle 17.00 in Cattedrale a Mileto. Nel confronto franco e concreto tra voi laici, i presbiteri e il Vescovo, faremo partire i lavori di questa nuova fase che ci introduce al grande Giubileo del 2025. Il giorno dopo, lunedì 2 ottobre alle 18.30, sempre nella Cattedrale di Mileto vivremo, un momento celebrativo con la Santa Messa per l’apertura della Fase Sapienziale di questo cammino. Vi aspetto!
VESCOVO: non è per nulla facile fare il papà né è facile essere mamma, nemmeno nel caso in cui dovessimo educare un figlio meraviglioso come Gesù! Provate a rileggere con occhi di fede il difficile racconto del ritrovamento di Gesù consegnatoci da Luca (2,41-50) e quello drammatico della triplice preghiera agonizzante di Gesù al Padre del Getsemani (Mt 26,36-46) e potrete recuperare coscienza dell’enorme distanza che, a volte, separa i figli dai genitori. Noi sacerdoti abbiamo bisogno di Dio Padre come riferimento ultimativo che ci richiami continuamente alle vie del Cielo, ma non è l’unico riferimento: Gesù stesso ebbe il dono provvidenziale di un altro padre proprio in San Giuseppe. Il Vescovo, nei confronti di quella famiglia santa che è la Chiesa di Dio, ha lo stesso compito provvidenziale di custodia che il Padre assegnò a San Giuseppe: è anche il suo discernimento, infatti, che ci aiuta a non rimanere ancorati alla sola dimensione umana, crescendo secondo le vie di Dio. Provate un attimo soltanto a ipotizzare cosa sarebbe successo se Gesù non avesse seguito Maria e Giuseppe dopo essere stato ritrovato nel Tempio a parlare coi Dottori, fidandosi così del loro discernimento, piuttosto che del proprio: la storia sacra non è frutto di automatismi né di logiche esclusivamente razionali ma è fatta essenzialmente di fiducia nel discernimento del compimento del piano di Dio, che passa attraverso i genitori, tali non più soltanto nella carne, ma anche nello spirito! Che mistero magnifico!
A volte mi sorprendo a soppesare quali e quante difficoltà Giuseppe e Maria abbiano vissuto nel proprio cuore per riuscire a credere una cosa così incredibile: che Dio Padre potesse servirsi proprio di loro per educare il suo stesso Figlio che è Dio! Eppure, è così! Anche io vivo questo stesso compito non agevole di Maria e di Giuseppe: consegnare all’età adulta quel Cristo che vive in ciascuno di noi e in modo speciale nei sacerdoti, che non di rado subiscono (come le subì anche Cristo) le tentazioni peggiori, proprio perché il loro ministero è preziosissimo agli occhi del Signore e agli occhi del Popolo di Dio, un ministero inviso a quello stesso leone ruggente che tormenta la vita dei nostri giovani.
L’anno passato la nostra Diocesi ha vissuto un cambio di passo con diverse comunità e diversi sacerdoti coinvolti: anche quest’anno sono molte le novità che ci accompagneranno, ma se faremo nostro l’atteggiamento che Gesù ebbe nei confronti di Maria, di Giuseppe e del Padre celeste, questi eventi saranno per noi esclusivamente delle occasioni di Grazia. Fidiamoci del Signore.
Proprio così Pietro conclude la sua lettera: con un atto di fede!
“E il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo, egli stesso vi ristabilirà, dopo una breve sofferenza vi confermerà e vi renderà forti e saldi. A lui la potenza nei secoli. Amen!”
Amen! Vi benedico nel nome di Cristo.
+ Attilio, vescovo
Vicaria di FILADELFIA
A FILADELFIA – SANTA BARBARA E SAN TEODORO
a don Giovanni Primerano, che lascia per raggiunti limiti di età, e a don Gregorio Grande, trasferito ad altra parrocchia, subentra la comunità religiosa dei Missionari della Via.
Vicaria di SORIANO
A DINAMI E LIMPIDI
Don Giuseppe Sergio subentrerà a don Rocco Suppa
A SORIANO E SORIANELLO
Don Rocco Suppa sostituirà don Giuseppe Sergio.
A VAZZANO E A SANT’ANGELO DI GEROCARNE
al posto di don Ottavio Scrugli arriverà don Domenico Sorbilli
Vicaria di MILETO
A NICOTERA
don Antonio Pagnotta sostituirà don Annunziato Maccarone come parroco della marina. Inoltre don Pagnotta assumerà anche il servizio di vicario parrocchiale della Concattedrale. Padre Ampelio Cavinato affiancherà don Annunziato Maccarone come vicario parrocchiale di San Giuseppe.
A JOPPOLO
a don Salvatore Minniti subentrerà don Francesco Vardè.
A SAN CALOGERO
al posto di don Antonio Farina andrà mons. Rocco Scaturchio coadiuvato da don Andrea Campennì, che assumerà anche la guida pastorale della parrocchia di CALIMERA.
A MOLADI E GARAVATI
al posto di don Pagnotta arriverà don Ottavio Scrugli.
RETTORIA CUORE IMMACOLATO DI MARIA RIFUGIO DELLE ANIME
don Michele Cordiano è stato confermato come rettore ad quinquennium
VICARIA DI TROPEA:
SAN NICOLO’ DI RICADI – BRIVADI – ORSIGLIADI
don Giuseppe Vallone, che già da diversi mesi si occupa di queste parrocchie, viene confermato in questo servizio pastorale, coadiuvato dal parroco emerito, don Tommaso Fiamingo.
ALLA CONCATTEDRALE DI TROPEA E AL SS. ROSARIO
a don Giuseppe Vallone succederà come vicario parrocchiale p. Umberto Papaleo.
A FAVELLONI, CONIDONI E SCICONI
don Nicola Berardi, coadiuvato dai parroci del comune di Cessaniti, succederà a don Andrea Campennì.
A SPILINGA, CARCIADI e PANAIA:
al posto di don Giuseppe Gagliano andrà don Antonio Farina.
A MESIANO e PAPAGLIONTI:
don Gregorio Grande sostituirà don Giuseppe La Rosa
VICARIA DI VIBO VALENTIA
A SANTA MARIA DEL SOCCORSO
don Renato Torresan s.d.b. affiancherà come vicario parrocchiale don Vincenzo Longo s.d.b.
ALLA RISURREZIONE DI PIZZO
don Francesco Colaci affiancherà come vicario parrocchiale don Domenico Muscari.
A REGINA PACIS
don Antonino Vattiata si affiancherà a mons. Gaetano Currà come vicario parrocchiale
A VIBO MARINA
al posto del compianto mons. Saverio Di Bella andrà mons. Vincenzo Varone.
ALLO SPIRITO SANTO – SANTA MARIA LA NOVA
don Giuseppe Gagliano, nuovo parroco, verrà coadiuvato dal vicario parrocchiale don Michele Vinci.
A SAN LEOLUCA
don Pasquale Rosano e don Matteo Rizzo saranno affiancati da don Pietro Pontoriero.
A VENA DI IONADI
don Gregorio Grande affiancherà come vicario don Roberto Carnovale.
A questi si aggiungono i sacerdoti che tra giugno e luglio hanno già ricevuto un nuovo incarico: don Domenico Muscari, a cui è stata affidata la parrocchia della RESURREZIONE DI PIZZO, don Antonio Pileggi trasferito alla parrocchia di PARAVATI e don Vincenzo Nano trasferito a SAN NICOLA DA CRISSA.
Inoltre, dovendo procedere alla Causa di Beatificazione della Serva di Dio Fortunata Evolo, ho provveduto a nominare come nuovo Postulatore il dottor Paolo Vilotta che con grande slancio e generosità mi ha manifestato la sua disponibilità ad assumersi questo delicato compito e già da due mesi sta lavorando con molto impegno e professionalità. A don Enzo Gabrieli, che fino a qualche tempo fa ha egregiamente ricoperto questo incarico, va tutta la mia stima e la mia gratitudine per il prezioso lavoro svolto.
[1] L’Arcivescovo di Milano, Mario Enrico Delpini, nella lettera pastorale La situazione è occasione del 2019-20, scriveva: “Il cristianesimo senza speranza, senza attesa del ritorno glorioso di Cristo, si ammala di volontarismo, di un senso gravoso di cose da fare, di verità da difendere, di consenso da mendicare”.