In concomitanza con l’analoga celebrazione svoltasi a Roma in San Pietro, la Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, ha realizzato a Vibo Valentia la celebrazione del Giubileo del volontariato e dei Gruppi Caritas.
L’evento, preparato e curato dall’Ufficio Diocesano per la Pastorale dalla Salute e dalla Caritas, si è svolto in due steps.
Un primo momento si è svolto l’8 marzo al Valentianum di Vibo Valentia, antistante Piazza San Leoluca, cuore pulsante della città, che ha fatto da vetrina ai mezzi della Croce Rossa. All’interno dello storico chiostro ogni Associazione ha preparato uno stand illustrativo della propria storia, dei suoi settori di intervento e delle varie realizzazioni. Nell’Aula Magna in un incontro-convegno, moderato da Mons. Gaetano Currà e dal Presidente del CSV Provinciale Nicola Nocera, e dalla giornalista Benedetta Garofolo le diverse realtà associative hanno avuto modo di presentarsi, anche con testimonianze multimediali, e di interagire in un clima di amicizia e di fraternità. Ne è emersa una realtà viva, attiva, operante in modo molto positivo, anche tra difficoltà e sotto traccia, in un territorio troppo segnato da lacerazioni, solitudine, disabilità e fattori di degrado.
Ricorrendo la Festa della Donna, alle responsabili presenti è stato consegnato un diploma-riconoscimento. Al termine l’Associazione “La Goccia” ha offerto dolci tipici della tradizione calabrese.
Il secondo Momento, domenica 9 marzo è stato dedicato alla celebrazione giubilare vera e propria.
La diverse associazioni e i singoli volontari si sono dati appuntamento all’ingresso del Parco Urbano di Moderata Durant da dove, nella cornice di una splendida giornata primaverile e sullo sfondo di olivi secolari, è partito un breve pellegrinaggio fino alla Chiesa Regina Pacis, sita all’ingresso della città.
Qui il Vescovo Mons. Attilio Nostro ha presieduto la solenne concelebrazione che ha avuto come trema portante la liturgia della Prima Domenica di Quaresima con il Vangelo delle tentazioni di Gesù nel deserto. Il Vescovo nella sua omelia ha sottolineato come «la tentazione del male spinge sempre a dividere, a spezzare o ignorare il rapporto con il prossimo e il rapporto con Dio, l’amore invece è sensibile, unisce: questo è il compito dei volontari, unire, prestare attenzione, compiere gesti d’amore».
La celebrazione, segnata da una partecipazione festosa e corale, si è conclusa con l’impegno a rincontrarsi con lo stesso stile anche quando il Giubileo sarà concluso.







