Tra parola e ascolto: il 2 giugno della Pastorale della Famiglia

Venerdì 2 giugno, presso la parrocchia Gesù Salvatore di Vena di Ionadi, si è svolta una vera festa di famiglie, un’intera giornata dedicata alle piccole chiese domestiche che abitano il territorio diocesano. L’ Ufficio per Pastorale della Famiglia della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea ha dato appuntamento alle famiglie coinvolte al termine di un percorso di formazione annuale che ha visto al centro la cura delle relazioni intra-familiari.

Con il tema Relazione tra parola e ascolto, una ventina di famiglie si sono radunate per una giornata di riflessione, di formazione e di condivisione, accompagnate e guidate da un’ospite d’eccezione, la dottoressa Giuseppina Vellone.

Giuseppina, calabrese d’origine e veronese d’adozione, psichiatra e psicoterapeuta, esperta nella formazione a famiglie, svolge il suo servizio di accompagnamento insieme a tanti sacerdoti e colleghi nella diocesi di Verona. Fondatrice della Casa di Deborah (Ig casa_di_deborah), luogo di benessere familiare, nido fecondo e casa d’accoglienza per ragazzi e adulti in difficoltà, con la sua esperienza e professionalità ha accompagnato le coppie presenti lungo la strada dell’ascolto e delle parole che curano, donando a ciascuno piccoli strumenti per rendere più fertile il reciproco ascolto in famiglia, con il proprio coniuge e con i propri figli.

Nella relazione mattutina, Giuseppina ha portato l’assemblea a ripensare l’uso e lo spazio delle parole e del silenzio, attraverso racconti tratti dalle sue esperienze di psicoterapeuta, aneddoti autobiografici, film e poesie significativi. L’incontro ha condotto ogni membro a riscoprire le proprie carenze e i propri ostacoli nell’ascolto dell’altro, a fare i conti con la propria capacità di porre orecchio alla propria moglie, al proprio marito, con docilità di cuore e di parola. La psicoterapeuta ha accompagnato ognuno a rivedere sé stesso alla luce di storie non personali, ma da cui prendere spunto per poter rispecchiarsi e cambiare rotta.

Dopo la formazione frontale, è stata proposta una dinamica di esercizio pratico, che ha visto ogni coppia ritagliarsi un angolo di dialogo privato. Guidati da alcune domande-stimolo – qual è il mio sogno più grande? Di cosa non posso fare a meno? Qual è l’ultima cosa che faccio prima di andare a dormire? – ogni membro ha potuto mettersi in gioco con il proprio partner e verificare la conoscenza dell’altro, la qualità dell’ascolto reciproco, la capacità di attenzione, potendo mettere in pratica da subito i consigli donati da Giuseppina.

Successivamente, dopo un momento conviviale di pranzo – con la compagnia di alcuni parroci e di sua Eccellenza Mons. Attilio Nostro, che ha voluto condividere la formazione con le famiglie del territorio – un cerchio comune di ascolto e risonanze ha accolto le finali impressioni, le emozioni, i dubbi e le domande di ciascun presente. Prendendo liberamente parola, ognuno ha potuto condividere con tutti le sensazioni ricevute dalla formazione mattutina e dall’esercizio di dialogo, quali le scoperte fatte, i punti da dover approfondire, le criticità da curare. La dottoressa Vellone, infine, ha saputo tirare le fila della giornata, consegnando ad ogni famiglia presente il desiderio di non fermarsi, di continuare a ricercare gli strumenti più validi per poter crescere insieme nell’ascolto e nella comprensione reciproca, senza la paura di chiedere aiuto ove necessario.
Presieduta dal Vescovo Attilio, concelebrata dai sacerdoti e diaconi presenti, la celebrazione eucaristica ha riunito le famiglie intorno all’altare del Signore, per rendere grazie dei doni ricevuti,  consegnare ogni fragilità e concludere l’intensa giornata. La Parola del giorno ci invitava a divenire tutti alberi di fico fuori stagione (Cfr Mc 11,11-26), capaci di portare frutto anche e soprattutto fuori tempo, consapevoli che la grazia del Signore rende possibile anche l’impossibile, certa della nostra costante disponibilità.

La famiglia è il piccolo cenacolo da dove attingere lo Spirito per ripartire, nella certezza che fare rete tra famiglie è la chiave della nuova evangelizzazione. Il mondo cerca testimoni credibili, formarci insieme come Chiesa è un passo che dobbiamo continuare a compiere. Per questo, l’appuntamento è al Campo per famiglie del 17-18 settembre, da vivere insieme per crescere insieme. Ogni indicazione per la partecipazione sarà data dall’Ufficio per la Pastorale Familiare nei prossimi mesi.